Fondazione Mazzotti partecipa ad Expo delle Dolomiti patrimonio dell’umanità

 

Tra passato e modernità una  visione del paesaggio che porti ad un interesse sempre più condiviso per il futuro del nostro territorio. E’ questa la proposta  che caratterizza la presenza della Fondazione Mazzotti di Treviso  alla terza Edizione di “EXPO delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”.

La manifestazione , in programma a Longarone tra venerdì 27 settembre e domenica 29,   vuole sottolineare l’importanza delle Dolomiti come risorsa  e favorire una migliore gestione del patrimonio geologico e paesaggistico delle montagna.

In questo contesto ben si colloca la presenza  all’EXPO delle Dolomiti della Fondazione Mazzotti di Treviso che dell’eccezionalità del paesaggio veneto ha fatto la ragione della sua storia a partire dall’ineguagliabile opera di Bepi Mazzotti protagonista di un Turismo che fa scuola.

A  Longarone la Fondazione ospiterà due eccezionali sepolture preistoriche rinvenute nelle montagne venete. Si tratta della sepoltura dell’Uomo di Mondeval, risalente al mesolitico e proveniente dal Museo di Selva di Cadore e di quella del cacciatore paleolitico morto in Val Cismon dodicimila anni fa messa a disposizione dal Comune di Sovramonte. Complete dei corredi funerari, le due sepolture rappresentano un momento di riflessione e di studio sui primi abitatori delle Dolomiti che la Fondazione, in collaborazione con il Prof. Peresani dell’Università di Ferrara ,intende rilanciare anche tra il grande pubblico.

Nello spazio riservato alla Fondazione i visitatori potranno trovare anche i lavori del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre: curatissimi testi in braille  assieme agli  straordinari bassorilievi di opere pittoriche realizzati esclusivamente in questo Centro  ed ai famosi libri parlati tra cui “La grande parete “ di Giuseppe Mazzotti. Saranno presentati al pubblico anche i testi vincitori delle ultime edizioni del premio Gambrinus Mazzotti  a sottolineare una solidale collaborazione tra la Fondazione e le istituzioni del territorio.

Non mancheranno infine alcuni tesori delle collezioni della Fondazione: i libri, le macchine fotografiche e le attrezzature da montagna usate dallo studioso trevigiano.

Expo delle Dolomiti sito ufficiale